Salta al contenuto principale

Picula ad caval

Piatto tipico

Ultimo aggiornamento: 23 luglio 2025, 08:46

PICULA AD CAVAL


Il cavallo, in molte parti del mondo e d’Italia è considerato un tabù alimentare; probabilmente da quando, nel Medioevo, i papi Gregorio III e Zaccaria I decisero di vietarne il consumo, insieme alla carne di castoro. Prima di allora il cavallo veniva mangiato abitualmente. Oggi perdura questo tabù, dovuto anche al fatto che il cavallo è considerato un animale nobile e tra gli animali amici dell’uomo, ad esclusione di alcune zone d’Italia: nel Salento e a Napoli, oltrechè Piacenza e Parma.

La motivazione al consumo, nella nostra provincia, risente del passato “militare” della città: un tempo città di caserme dove, una volta terminata la loro carriera, i cavalli venivano venduti e macellati. Dal periodo napoleonico vennero aperte le macellerie equine, separate dalle macellerie tradizionali, che perdurano tuttora nelle nostre città. Dal dopoguerra fino a tutti gli anni Settanta la carne di cavallo raggiunse il più alto picco di consumo: buona, nutriente e a basso costo, almeno una volta a settimana diventava il piatto di casa. Il piatto più tipico del Piacentino a base di cavallo è la picula ad caval: è fortemente radicato nella tradizione popolare, al punto di essere inserito nell’albo dei prodotti agro-alimentari tradizionali italiani.

Per la preparazione della  picula ad caval si fa ricorso alla polpa, con parti di grasso, macinata molto fine. La carne di cavallo va tritata il più finemente possibile, quindi in un mortaio vanno pestati un po' di lardo, uno spicchio d’aglio  e qualche foglia di prezzemolo. In un tegame di coccio si versa la carne di cavallo e il trito di lardo, aglio e prezzemolo, facendo cuocere a fuoco lento e aggiungendo brodo o vino rosso. Dopo un’ora circa si versa nello stesso coccio qualche pezzo di pomodoro e di peperone, proseguendo la cottura per altre due ore. La  picula ad caval viene solitamente accompagnata con la polenta, ma c’è anche chi la riutilizza il giorno dopo per condire la pasta asciutta. Restando in tema, va detto che nei mesi estivi è ancora oggi assai frequente il consumo di carne equina tritata cruda, che viene servita con un cucchiaio d’olio e una spruzzata di limone.

23-07-2025

Allegato 412.40 KB formato jpg


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta il Servizio

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?

1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?

2/2

Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot