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Servizi per l’infanzia: il “Piccolo blu” diventa un nido “part-time”

Convertita, da servizio educativo integrativo, la funzionalità della struttura di via Montessori. Gandolfi e Grilli: “Decisione che dà continuità all’attuale offerta, completandola ed integrandola”

Data :

3 settembre 2025

Servizi per l’infanzia: il “Piccolo blu” diventa un nido “part-time”
Municipium

Descrizione

Il Comune di Fiorenzuola d’Arda, mediante deliberazione di Giunta, ha convertito l’attuale servizio educativo integrativo “Piccolo blu”, di sede in via Montessori, in un asilo nido d’infanzia “part-time”. 

La conversione di tale servizio - hanno spiegato il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi, e l’Assessore comunale alla pubblica istruzione, Elena Grilli – va nella direzione, ricercata dalla nostra Amministrazione, di garantire la più ampia risposta possibile alle necessità delle famiglie, nella prospettiva della realizzazione del nuovo asilo nido d’infanzia posto in via Guareschi: questa decisione consentirà infatti di dare continuità all’attuale offerta del servizio educativo integrativo, che verrà tuttavia completata ed integrata mediante l’erogazione del pasto quotidiano”.

 

Come funzionerà il nuovo servizio

Saranno ammessi al nuovo asilo nido d’infanzia “Piccolo blu” i bambini che, alla data di inizio della frequenza, avranno compiuto almeno dodici mesi, e non avranno ancora superato i trentasei mesi: nel corso della prima annualità di attivazione del servizio, i bambini già frequentanti il servizio educativo integrativo saranno automaticamente ammessi al servizio del nuovo nido d’infanzia “Piccolo blu”.

A seguito della conversione del servizio educativo integrativo in asilo nido d’infanzia, le famiglie che usufruiscono del servizio potranno richiedere – se in possesso dei relativi requisiti – sia i contributi emessi dalla Regione Emilia-Romagna, che ha già confermato per l’anno educativo 2025-2026 l’abbattimento delle rette e degli oneri a carico delle famiglie per promuovere l’accesso ai servizi educativi per i bambini tra 0 e 3 anni, sia i contributi emessi dall’Inps per il pagamento delle rette per la frequenza degli asili nido, il cosiddetto “bonus nido”.

 

I numeri del servizio del nido d’infanzia comunale

Riteniamo che i servizi della prima infanzia siano una rilevante risorsa per la comunità, sia per il ruolo educativo e di socializzazione ormai riconosciuto, sia per l’importante opportunità offerta alle famiglie di conciliare lavoro e famiglia”, hanno aggiunto Gandolfi e Grilli, esprimendo la propria soddisfazione “per la risposta positiva da parte delle famiglie all’integrazione del servizio educativo: a differenza degli anni scorsi tutti i posti disponibili al nuovo asilo nido “part-time” sono infatti stati occupati, a dimostrazione del fatto che l’Amministrazione comunale ha saputo realmente cogliere i bisogni delle famiglie e fornire loro una risposta concreta e puntuale”.

Ultimo aggiornamento: 3 settembre 2025, 13:22

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